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  Prezzo al 25 Settembre 2001
  € 7,82
  Lit. 15.142
 
  Target Price
  € 8,30
  Lit. 16.071
 
 
Capitalizzazione
37 milioni di €
71 miliardi di Lit.
Lotto minimo
1 Azioni
Controvalore Lotto min.
€ 7,82
Lit. 15.142
Performance
a 1
mese
a 3
mesi
a 12
mesi
-32,0% -32,1% n/a
Performance relativa al mercato
-7,6% -6,5% n/a


[AREA PREMIUM]

ANALISI FONDAMENTALE
NUOVO MERCATO

FIDIA
Industriale
 
Fidia cresce, ma i margini si assottigliano

1) Nel primo semestre il fatturato è cresciuto meno del previsto poiché i clienti hanno aspettato l'entrata in vigore della legge Tremonti che concede sgravi fiscali alle aziende che fanno nuovi investimenti produttivi.

2) I ricavi derivanti dal business dei sistemi di fresatura ad alta velocità, +39% nel primo semestre 2001 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, crescono meglio dei ricavi generati dal settore dei controlli numerici, ma i margini sono notevolmente inferiori, circa la metà.

3) Il ciclo economico, che ha mostrato segni di rallentamento già nel primo semestre, peggiorerà sicuramente dopo l'attacco terroristico contro gli Stati Uniti. Tale deterioramento impatterà negativamente sul fatturato di Fidia che è focalizzato per i due terzi nel settore automobilistico e per il 13% nel settore dei pneumatici (settori ciclici).

4) Valutiamo positivamente il fatto che il management non abbia bruciato i soldi raccolti in sede di Ipo (32,5 mld lire) per compiere acquisizioni avventate. Il nostro giudizio cambierà se questo atteggiamento prudenziale si tramuterà in uno statico immobilismo strategico.

5) Sulla base di una valutazione effettuata secondo il modello DCF manteniamo il giudizio neutrale e abbassiamo il prezzo obiettivo da 12,30 a 8,30 Eu.

a cura di Christian Carrese ccarrese@websim.it

PROFILO DELLA SOCIETA'

Il Gruppo Fidia, nato nel 1974, opera nel settore high-tech della progettazione, produzione, commercializzazione ed assistenza a livello internazionale di: a) controlli numerici per fresatrici e relativo software di gestione; b) sistemi di fresatura ad alta velocità; c) software CAM (Computer Aided Manufacturing). Il mercato di riferimento è quello della stampistica. Per un approfondimento del Profilo leggere la scheda di analisi fondamentale del 9 marzo 2001.

Per la realizzazione dell'IPO, Fidia ha appositamente strutturato un aumento di capitale pari a 1.200.000 azioni. Il flottante è pari quindi al 25,5% del capitale sociale. Il prezzo di collocamento al pubblico è stato di 14 Euro: le contrattazioni sul Nuovo Mercato sono iniziate il 27 Novembre del 2000.

Con la IPO sono stati raccolti complessivamente 32,5 miliardi di lire e sono state sostenute spese pari a 3,8 miliardi. Le risorse finanziarie raccolte sono state temporaneamente impiegate dalla società, in attesa di attuare i programmi strategici delineati in sede di IPO. Le spese di quotazione sono state interamente spesate nel bilancio 2000. Prima della quotazione Fidia ha distribuito 350.000 azioni (corrispondenti al 10% del capitale sociale),  del valore nominale di 1 Euro, al management e al personale della società torinese con patto di inalienabilità con scadenza a Novembre 2001.

 Il principale azionista è l'ing. Giuseppe Morfino, attuale presidente della società con il 66,83%. 

MERCATO DI RIFERIMENTO

Gli operatori ai quali Fidia rivolge i propri prodotti e servizi sono costruttori di macchine utensili e utilizzatori di sistemi di fresatura ad alta velocità, tutti prevalentemente collocati nel settore della costruzione di stampi.

Controlli numerici: Il mercato mondiale è molto concentrato ed è caratterizzato dalla presenza di pochissime industrie (Fanuc, Siemens e Heidenhain) che detengono le quote di mercato maggiori. Fidia si colloca direttamente al di sotto di questa prima fascia, con una quota del mercato mondiale stimata nel 2000 intorno al 5%. In sede di collocamento la società ha stimato che la dimensione del suo mercato mondiale di riferimento sia stato nel 2000 pari a 292 miliardi di lire. Si prevede che i tassi di evoluzione del mercato rimangano nel prossimo triennio sostanzialmente vicini allo zero.

Sistemi di fresatura ad alta velocità: il mercato globale della fresatura ad alta velocità per stampi è stato stimato intorno ai 1.300 miliardi di lire, da cui si attende una crescita media annua intorno al 13%. Questa crescita è motivabile sulla base del fatto che la tecnologia dell'alta velocità dovrebbe gradualmente soppiantare le tecnologie attualmente esistenti. La maggior parte della domanda europea di macchine fresatrici proviene dalla Germania, il cui mercato è stato stimato essere intorno ai 300 miliardi di lire.

Oltre oceano il maggiore mercato è quello USA, con un valore pari a circa 140 miliardi di Lire. Il mercato di riferimento è caratterizzato dalla presenza da un lato di poche grandi case che producono macchine fresatrici in serie di grandi dimensioni (Makino, DMG), dall'altra dalla presenza di una ventina di imprese di piccola/media dimensione che si rivolgono, in un regime di concorrenza monopolistica, ad una clientela che esige un prodotto e l'assistenza post-vendita personalizzati. Il gruppo Fidia si colloca in quest'ultimo gruppo con una quota di mercato mondiale stimata per il 2000 intorno al 3% con una specializzazione in fresatrici di piccole e medie dimensioni.

ANALISI FONDAMENTALE

Primo semestre 2001. Il gruppo torinese ha chiuso il primo semestre 2001 con un miglioramento dei ricavi ma un peggioramento dei margini. Il fatturato consolidato si è attestato a 22,6 mln Eu, in crescita del 16,5% rispetto allo stesso periodo del 2000. Questa crescita è essenzialmente riconducibile alla buona performance delle vendite della business-area dei sistemi di fresatura ad alta velocità, che ha evidenziato una crescita del 39% rispetto all'anno precedente (da 9,9 a 13,8 mln Eu). Il settore dei controlli numerici, invece, ha accusato un calo del 13% (da 5,6 a 4,9 mln Eu).

I costi crescono più dei ricavi. A fronte di un incremento dei ricavi del 16,5% i costi operativi sono cresciuti del 29%. In particolare i costi per materie prime sono saliti del 33% (da 6,1 a 8,1 mln Eu); quelli per servizi del 44% (da 4,8 a 6,9 mln Eu) e i costi per manodopera del 13% (da 6,5 a 7,4 mln Eu). Tutto ciò si è ripercosso sul Ebitda margin che ha subito un calo del 50%, dal 19,3% del primo semestre 2000 al 9,7% del primo semestre 2001. L'Ebitda quindi si è attestato a 2,4 mln Eu dai precedenti 4,2 dello stesso periodo 2000. L'ebit è passato da 3,35 mln Eu del primo semestre 2000 a 1,56 del primo semestre 2001 con un decremento del 53%.

f

Stime. Nell'effettuare le nostre previsioni non abbiamo preso in considerazione l'effetto che potrebbero avere sul valore di Fidia le acquisizioni preannunciate dal management in sede di IPO, dato che a distanza di un anno dalla quotazione non ci sono state novità in tal senso.

Per quanto riguarda il fatturato, rivediamo al ribasso le nostre stime di crescita dei ricavi in conseguenza del rallentamento del ciclo economico e del particolare settore (automotive) nel quale è concentrato il 75% del fatturato di Fidia (settore ciclico). Allo stesso tempo però abbiamo tenuto conto del positivo impatto che avrà sul fatturato la legge Tremonti a partire dal 2002. Abbiamo quindi ipotizzato un CAGR 2001-2004 del 10,80% invece del 11,27% in funzione anche del fatto che a partire dal 2001 vi sarà una sensibile riduzione dei ricavi provenienti dai progetti di ricerca realizzati in collaborazione con il MURST.

f

Per questo motivo i margini reddituali dovrebbero registrare una riduzione generalizzata nei prossimi anni: l'Ebitda-margin dovrebbe viaggiare intorno al 8,8% per il 2001, fino ad arrivare nel 2004 al 10,5%. L'Ebit-margin invece dovrebbe attestarsi intorno al 5,4% nel 2001 e al 8,3% nel 2004.

f

LA VALUTAZIONE

Abbiamo utilizzato il modello DCF,  sulla base del quale perveniamo ad un fair value di 8,3 Eu. Di conseguenza manteniamo il giudizio neutrale e abbassiamo il prezzo obiettivo da 12,3 Eu a 8,3 Eu. Riteniamo che il gruppo Fidia abbia caratteristiche del tutto peculiari e che un'analisi basata sulla peer comparison non possa considerarsi particolarmente significativa ai fini della determinazione del nostro target price.





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Studio: 25 Settembre 2001
Prezzo: € 7,82


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